Vorrei volare in alto come un gabbiano,
tanto in alto da raggiungere il paradiso,
per poterti rivedere, abbracciare,
parlarti di nuovo e dirti le ultime cose che non ti ho detto.
Ma sono solo un piccolo gabbiano
con le ali spezzate incapace di arrivare da te.
Babbo, babbo, dove vai? Oh, non volare così veloce.
Mi manca il tuo sorriso,
i tuoi sguardi capaci di farsi sempre capire, i nostri litigi.
Vorrei riaverti vicino ma il destino nn c’è l’ha permesso.
Ma arriverà un giorno,
che le mie preghiere arriveranno così in alto
che finalmente scenderà un’angelo per consolarmi
e spero che quell’angelo sia tu babbo.
Avro’ il tuo passo, ed insieme andremo senza lasciare impronta.
Fonte PamAle
assolutamente fantastica e commovente....un bacio e un grande abbraccio
RispondiEliminaE' bellissima..................
RispondiElimina...va venire la pelle d'oca...Mary
RispondiEliminaauguri babbo ovunque tu sia.....
RispondiEliminail tuo blog è bellissssssimo
Che bella poesia intensa e profonda.
RispondiEliminaQuando il mio papà non è stato più, io ero una bambina e la nostra vita ha preso un'altra strada. Questa poesia mi ha fatto ricordare tante cose e commuovere.
Ciao papà Giuseppe
mi sorprendi sempre più....non ti conoscevo sotto questa veste di poeta. un bacio. teresina
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